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Emanuele Filiberto di Savoia tedoforo February 10, 2006

Posted by pinco in politica.
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Ecco un personaggio che mi preoccupa veramente.

La dura legge del post-it mi obbliga a prendere nota, anzi alcune note.

Da agi.it:

EMANUELE FILIBERTO TEDOFORO A TORINO, “ACCOGLIENZA MAGNIFICA”

(AGI) – Torino, 9 feb. – “Sono fiero di essere italiano, di tornare in Italia dopo l’esilio e portare l’emblema olimpico, simbolo di fratellanza e amicizia. E’ una sensazione bellissima, magica”. Emanuele Filiberto di Savoia, tedoforo n.94 nella lunga staffetta della fiaccola olimpica in Torino, e’ sceso dal pulmino dei tedofori alle 13.50 e 5 minuti dopo ha ricevuto l’emblema olimpico, di fronte all’ingresso della Basilica della Consolata.

“Torino e’ magnifica, l’accoglienza e’ magnifica. Non ci aspettavamo tanto affetto – e’ il commento di Marina Doria – speriamo che domani vada tutto bene – ha aggiunto – ve lo meritate“.

Cosa ha mai fatto Emanuele Filiberto per meritare questo onore? Forse meriti sportivi? Su RaiNews.it, non c’e’ niente del genere, possibile? C’e’ solo questo:

Ginevra, 3 dicembre 2003: L’improvvisa perdita di equilibrio, la moto che slitta sul fondo bagnato, una brutta caduta. Per Emanuele Filiberto di Savoia la mattinata si è conclusa male, con il ricovero in ospedale per fratture al braccio e alla gamba. L’incidente è avvenuto davanti alla casa dei genitori.

Si e’ anche sposato, e’ una cosa buona, ma tanta gente e’ sposata e non gli hanno fatto portare la fiaccola…

Roma, 25 settembre 2003: Uniti in matrimonio. La sposa ha letto in italiano la formula rituale tradendo molta emozione. Clotilde Courau era arrivata poco dopo le 17 sulle note di un ‘allegro maestoso’ di Corelli. La sposa, con il volto teso dall’emozione e lo sguardo dritto verso l’altare, accolta anche lei da un lunghissimo applauso, era accompagnata dal padre. […] Il principe, che indossa un perfetto tight non ha nascosto la tensione e segni di nervosismo dovuto alla spasmodica attesa. All’ingresso della Basilica ha accolto gli amici più intimi ed ha abbracciato calorosamente Alberto di Monaco, che sarà uno dei suoi testimoni di nozze.

Hanno anche partecipato a delle cerimonie pubbliche. A che titolo non lo dice:

Roma, 17 maggio 2003: La famiglia Savoia è giunta a Piazza Venezia poco prima delle 9:30 ed ha percorso la scalinata dell’Altare della Patria accompagnata dal vescovo Cordero di Montezemolo. L’erede di Casa Savoia ha poi deposto un mazzo di rose bianche e rosse sulla tomba del Milite Ignoto. La cerimonia, molto informale, è durata pochi minuti e intorno alle 9:40 i Savoia si sono allontanati in automobile da Piazza Venezia.

Vediamo Wikipedia:

Ma la sua irrefrenabile creatività si è perfettamente realizzata con la nascita della “Fondazione Principe di Venezia”, nata nel 2001 e dedicata alla scomparsa Regina d’Italia Maria Josè di Savoia. La Fondazione è una realtà oramai consolidata, si pone l’obiettivo di utilizzare l’arte come veicolo di comunicazione tra i popoli, un punto di incontro e di comunione di ideali che, godendo degli stimoli di culture diverse, può lasciarci stupefatti dalle meraviglie che essa può produrre.

Ha creato una fondazione, ci vogliono un bel po’ di soldi. Forse li ha avuto dal padre che sembra abbia un un attivo passato di trafficante di armi, almeno stando a questo sito e a molti altri siti:

Insomma, il signor Savoia riuscì a piazzare allo Scià una quantità di elicotteri e armi, guadagnandosi, come ogni piazzista, le sue brave provvigioni. Non tutto però è alla luce del sole, quando si tratta di armi. Il giudice di Venezia Carlo Mastelloni, per esempio, in una sua indagine sui traffici internazionali di armi raccolse documenti da cui risultava che Vittorio Emanuele, insieme al conte Corrado, non si occupava soltanto di merce regolare da piazzare alla Persia, ma anche di triangolazioni proibite dall’embargo: centinaia di elicotteri Agusta 205 e Agusta 206, sistemi d’arma e pezzi di ricambio partivano dall’Italia ufficialmente destinati all’Iran dello Scià, ma finivano in Giordania o all’Olp; indirizzati alla Malesia e a Singapore, arrivavano invece a Taiwan o nella Sudafrica dell’apartaid.

E’ un lavoro come un altro, d’altra parte.
Sempre da Wikipedia:

Ha così fondato l’Associazione Valori e Futuro, con lui sono impegnati un gruppo di amici che credono nei valori fondanti della nostra Italia, la Famiglia, il Lavoro, l’Ambiente, la Solidarietà, la Cultura e la Storia, cercando di rilanciarli e di comunicarli alle giovani generazioni che sentono sempre di più in loro il senso di abbandono e che sono oramai senza punti di riferimento.

Vedo che si vogliono dare punti di riferimento ai giovani. Un impegno concreto:

Vittorio Emanuele Savoia: Sosterremo Campagna Berlusconi

(AGI) – Roma, 25 gen – Vittorio Emanuele di Savoia e sua moglie Marina sosterranno la campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Lo affermano i due esponenti di casa Savoia, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio.

Se il centro-destra vince le elezioni di aprile 2006, stai a vedere chi ci ritroviamo tra i piedi?

Da un’intervista di Emanuele Filiberto a La7:

Prima Mastella (ospite della puntata) ti ha per caso offerto di entrare in politica? “Per adesso sto studiando l’Italia e ma la sto godendo e non ho nessuna intenzione di entrare in politica. Mi voglio occupare solo di quello di cui mi sono sempre occupato: della mia famiglia, della beneficenza e del mio lavoro.

Lavoro?

Insomma, ma la fiaccola, perché?

P.S. : ma quante mani ha?